Preceduta da roventi polemiche tra istituzioni locali e nazionali, la stagione 2014/2015 della Scala è stata presentata senza contestazioni. Riassumendo: attuale sovrintendente e direttore artistico del teatro fino al prossimo settembre è Stéphane Lissner che invero sta lavorando già alle stagioni dell'Opéra National de Paris dove è diretto; a Milano è già operativo Alexander Pereira che subentrerà a Lissner da settembre ma già in ritardo nella programmazione. A Pereira si rimprovera di avere acquistato quattro allestimenti (a un prezzo in linea, se non inferiore, a quello di mercato e senza percentuali personali) dal Festival di Salisburgo di cui egli è, ancora oggi, direttore artistico, dunque in conflitto di interessi. A nostro parere l'operazione va giudicata in concreto e dal punto di vista culturale, oltre che formale, anche considerando che inevitabilmente la programmazione è il risultato della collaborazione tra Lissner e Pereira e che chi chiede a Pereira di fare un passo indietro chiede un'assurdità guardando una stagione colossale di 19 opere e 8 balletti oltre i vari concerti.
La stagione d'opera si inaugura il 7 dicembre (anteprima giovani il 4) con Fidelio di Beethoven, direttore Daniel Barenboim e regista Deborah Warner, nel cast Anja Kampe, Klaus Florian Vogt e Peter Mattei; repliche a dicembre il 10, 13, 16, 20, 23. Il nuovo anno si apre con le rare Die Soldaten di Bernd Alois Zimmermann (direttore Ingo Metzmacher, regia Alvis Hermanis, produzione del Festival di Salisburgo, recite il 17, 20, 25, 27, 31 gennaio e 3 febbraio), L'incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi (direttore Rinaldo Alessandrini, regia Robert Wilson, produzione dell'Opéra National de Paris, recite il 1, 4, 7, 10, 13, 17, 20, 27 febbraio) e Lucio Silla di Mozart (direttore Mark Minkowski, regia Marshall Pynkoski, produzione del Festival di Salisburgo, recite il 26, 28 febbraio, 3, 12, 15, 17 marzo).
In mezzo due opere popolarissime. Aida debutta il 15 febbraio in un nuovo allestimento di Peter Stein, uno dei registi più straordinari di oggi, che ci ha regalato, anche alla Scala, spettacoli memorabili. La direzione affidata a Lorin Maazel e il cast che annovera Kristin Lewis, Anita Rachvelishvili, Fabio Sartori, Carlo Colombara, Matti Salminen e George Gagnidze / Ambrogio Maestri creano grandi attese. Dopo la prima, repliche il 18, 21, 25 febbraio, 1, 11, 14 marzo. Quindi la ripresa della Carmen di Emma Dante diretta da Massimo Zanetti e interpretata dalla star Elina Garancha, in scena 22, 24, 28 marzo, 4, 6, 9, 13, 16 giugno.
Il progetto Expo si apre il primo maggio, in contemporanea con l'inaugurazione dell'Esposizione, con Turandot di Puccini, suonata con il finale di Luciano Berio, una nuova produzione diretta da Riccardo Chailly (direttore principale dal primo gennaio 2015 e direttore musicale dal 2017; il Maestro dirigerà il Requiem di Verdi in ottobre, inaugurando in tal modo una nuova tradizione che prevede l’esecuzione del Requiem ogni anno in questo mese) e con la regia di Nikolaus Lehnoff, protagonista la stella Nina Stemme che ha incantato il pubblico milanese nella Valchiria. Le 8 recite dell'incompiuta di Puccini (1, 8, 12, 15, 17, 20, 23) si intrecciano con quelle di CO2 commissionata dalla Scala al compositore Giorgio Battistelli, in scena 16, 19, 22, 24, 27, 29 maggio con la direzione di Cornelius Meister e la regia di Robert Carsen: una sfida anche per catturare il pubblico straniero, considerata la poca presa che ha l'opera contemporanea sul pubblico italiano.
I mesi dell'Expo sono occupati da tre riprese di titoli di repertorio popolare. Lucia di Lammermoor (direttore Stefano Ranzani, regia Mary Zimmermann, protagonista Diana Damrau / Elena Mosuc) debutta il 28 maggio e ha repliche il 31 maggio, 3, 5, 8 e 11 giugno; il dittico Cavalleria Rusticana – Pagliacci (direttore Carlo Rizzi, regia Mario Martone, protagonisti Elina Garancha, Jonas Kaufmann, Fiorenza Cedolins) debutta il 12 giugno e ha repliche il 15, 17, 20 e 23 giugno; Tosca (direttore Carlo Rizzi, regia Luc Bondy, protagonisti Béatrice Uria Monzon, Roberto Alagna e Zeljko Lucic) debutta il 22 giugno e ha repliche il 24, 27, 30 giugno, 3, 6 e 9 luglio.
Opere amate dal pubblico anche nel periodo di tradizionale chiusura del teatro, un'estate di grande impegno per la Scala. Il barbiere di Siviglia (storico allestimento di Ponnelle e protagonista Leo Nucci), La bohème (allestimento di Zeffirelli, direttore Gustavo Dudamel e cast stellare) e L'elisir d'amore (allestimento con le scene di Tullio Pericoli) si alternano tra la fine di luglio e l'inizio di ottobre, lasciando poi il posto alla ripresa dello splendido Fastaff di Carsen diretto da Daniele Gatti (14, 16, 19, 21, 24, 26, 28 ottobre e 4 novembre). La stagione di chiude con due titoli. In prima esecuzione italiana Fin de Partie di Gyorgy Kurtàg su testo di Samuel Beckett (coprodotto col Festival di Salisburgo, direttore Ingo Metzmacher e regia Luc Bondy) e lo struggente Werther di Jules Massenet diretto da Georges Pretre (23 e 25 novembre) in occasione del suo novantesimo compleanno.
Alla programmazione lirica si aggiunge la danza: otto balletti, tra questi, nuovissimi Lo schiaccianoci con la coreografia di Nacho Duato (dicembre-gennaio) e La bella addormentata nel bosco di Čajkovskij con la coreografia di Alexei Ratmansky (settembre-ottobre). Senza trascurare concerti e recital e numerose iniziative. La Scala dedicherà particolare attenzione alle Opere per bambini, con un programma che prevede la rappresentazione di opere famose rivisitate per il pubblico dei piccoli la cui durata è di circa un’ora e mezza (il progetto offre la possibilità di inserire i giovani artisti e musicisti dell’Accademia del Teatro alla Scala): per la prossima stagione La Cenerentola di Gioachino Rossini con l'auspicio di raggiungere circa 25.000 bambini tra la città di Milano e la Regione Lombardia. Interessante il progetto La Scala Aperta: venti spettacoli di opera e ballo scelti tra quelli presenti nel calendario della stagione saranno venduti presso la biglietteria a metà prezzo il mese precedente rispetto alla rappresentazione, per avvicinare al teatro coloro che, per condizionamenti anche economici, non hanno mai avuto la possibilità di farlo.
In tutti gli spettacoli sono impegnati orchestra, coro e corpo di ballo del Teatro alla Scala, oltre tutte le componenti amministrative e tecniche della Fondazione.
Prezzi e modalità di vendita di biglietti e abbonamenti sul sito della Scala con ulteriori informazioni: www.teatroallascala.org